Caso Moro: dalle lettere al palcoscenico. “L’intervista libera” a Eva Martelli

Mai come in questi giorni, l’anniversario (peraltro importante – 40 anni da quel 9 maggio 1978) del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, contiene dei temi di incredibile attualità. Accordo di governo, intesa tra le parti, sono queste alcune espressioni che ogni giorno accendendo radio e televisioni sentiamo pronunciare in riferimento alle vicende della politica a lavoro (dicono) per dare all’ Italia e agli elettori un governo stabile che possa realizzare il proprio dovere.

Quarant’anni fa la larga intesa (come questa che oggi si cerca per evitare di tornare al voto) tra Partito Comunista e Democrazia Cristiana, veniva definita dalla stampa compromesso storicoTra i fautori di quelle strette di mano, Aldo Moro a capo della DC che viene sequestrato nel mese di marzo, tenuto in una prigione del popolo (così la chiamarono i sequestratori delle Brigate Rosse) e poi ucciso, lasciato e fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault a pochi passi dalla sede del partito nella capitale.

Cinquantacinque giorni di prigionia e lettere ai personaggi più influenti della politica e ai suoi cari. Il caso Moro è al centro dello spettacolo “Io ci sarò ancora” ideato e diretto da Eva Martelli su testo del Dott. Marco Bellelli prodotto dalla Compagnia teatrale Il piccolo resto e dall’Associazione L’Altritalia, con Marco Bellelli e Paolo Sideri.

Francesco Di Bucchianico ha parlato con la regista nella prima delle Interviste Libere. Ascolta qui.

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